(Acs) Perugia, 11 giugno 2019 – “Apprendiamo dalla stampa che è stato
nominato dalla Giunta regionale il nuovo Amministratore unico di Umbria
Salute. Evidentemente il recente e ancora vivo scandalo Concorsopoli non ha
insegnato nulla al PD che prosegue nella sua mission di assegnare poltrone
pur non essendo più moralmente autorizzato a farlo”: lo afferma il
capogruppo della Lega Valerio Mancini.
“Il prescelto – spiega Mancini – appartiene alla solita cerchia dei
dirigenti regionali e non mancano perplessità anche sulla procedura seguita,
che sottoporremo ad un’attenta analisi tecnico-giuridica, considerato che il
nominato non era presente nella cinquina dei candidati ammessi per la nomina.
In tempi non sospetti avevo chiesto all’attuale presidente di Giunta pro
tempore, Paparelli, di congelare le nomine apicali nella sanità e di agire
nel pieno rispetto della trasparenza, visto che, come si apprende dai
giornali, Umbria Salute è uno degli enti su cui la magistratura ha puntato
l’attenzione. La mia richiesta di revoca dell’avviso per la designazione
dell’Amministratore Unico di Umbria Salute non è stata presa in
considerazione e la decisione della Giunta appare in totale dissonanza dal
contesto politico attuale. La proposta della Lega, che intendo ribadire
ancora una volta, era quella di nominare, al posto dell’Amministratore Unico,
un Commissario straordinario di fuori regione, di concerto con il Ministero
della salute e il Ministero delle infrastrutture, come recentemente fatto per
il commissario dell’azienda ospedaliera di Perugia, considerato che tale
figura sarà chiamata a gestire tutta la partita degli acquisti in sanità e
la ricostruzione post terremoto”.