Sulla vicenda del Biodigestore intervengono i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, Fausto Savini e Valentina Ferrari.
“Caro cittadino in quanto firmatario della petizione sul biodigestore di Casone, ti rispondo personalmente come sindaco di Foligno, poichè credo profondamente nella necessità di un confronto istituzionalmente e scientificamente corretto, chi mi conosce sa che non ho alcun interesse per una politica fatta di urla e di accuse ma credo profondamente nel colloquio tra cittadini e istituzioni come metodo di lavoro nel proseguimento del benessere comune”. Si conclude con queste parole, la lettera inviata dal sindaco a tutti i firmatari della petizione NO BIODIGESTORE, in questa nota il sindaco fa di nuovo ammenda rispetto alla mancata informazione di questo progetto, ne fa ammenda, però, soltanto con i 2000 cittadini che hanno firmato la petizione per bloccare la realizzazione del biodigestore.
In questa lettera – proseguono Savini e Ferrari – il sindaco annuncia che a breve ci saranno vari confronti con i cittadini, su un progetto iniziato nel lontano 2012, lettera inviata il 23 settembre 2016 proprio a ridosso della prossima commissione controllo o garanzia che si terrà martedì 4 ottobre alla quale saranno presenti Lega ambiente e Italia nostra, e poco prima della seduta in consiglio regionale del 27 settembre “sulla cessione del terreno Asja spa Vus” approvata peraltro in fretta e furia, sviando anche alla possibilità di avere un ulteriore parere tecnico in commissione.
Quello che salta agli occhi da parte nostra è sicuramente, una forte difficoltà da parte del sindaco a correggere il tiro, rispetto alla mancata informazione e quello che salta agli occhi ancora di più è il fatto che la lettera sia stata inviata solo ad una parte della città, si chiede un confronto solo con alcuni invece che con tutti i cittadini, scelta palesemente dettata dalla paura di perdere il consenso invece che da una reale volontà di informare.
Questa comunicazione, oltre a sottolineare la grave carenza di informazione sul progetto, ha più il sapore di una propaganda stile “reziano-berlusconiano”, ancora una volta la preoccupazione sembra essere solo quella di fare propaganda spicciola che realmente condividere il progetto con i cittadini, altrimenti per quale motivo non l’ha mandata a tutti?
Sentiamo anche il dovere di mettere l’accento come forza politica sul fatto che oggi la maggioranza è stata costretta ad aprire il dibattito con la città, solo grazie al nostro intervento che ha obbligato l’Amministrazione a parlare dell’argomento ed evitando un blitz per far trovare i folignati di fronte al fatto compiuto, ma è stato fatto all’interno delle istituzione e chiedendo risposte chiare e precise, dal punto di vista economico e ambientale.
Le uniche “urla e accuse” che abbiamo sentito, sono state proprio da parte dei consiglieri della maggioranza, o di quel che ne resta, accusando noi come movimento di aver accesso una “polemica pretestuosa”, infondendo paure e preoccupazioni inesistenti, c’è chi addirittura si è autodefinito ignorante in materia, ma è favorevole al progetto, che sembra essere un controsenso per definizione.
Siamo consapevoli anche del fatto che oggi ancora le risposte sui vantaggi economici rimangono un mistero, così come poco chiara ci risulta la questione ambientale visti i pareri discordanti di due associazioni autorevoli come wwf e lega ambiente.
Ribadiamo in queste righe, che noi siamo favorevoli ad un colloquio tra istituzioni e cittadini che porti al benessere collettivo, ma per fare ciò occorre utilizzare tutti gli strumenti istituzionali che si hanno, quando parliamo di partecipazione, parliamo di condivisione di progetti, parliamo di un informazione che è estremamente diverso da un annuncio su un progetto, parliamo di studio e consapevolezza, di scelte responsabili e convenienti per i cittadini”.